Come cambiano le labbra con l’apparecchio fisso, in particolare nei trattamenti estrattivi?
La risposta è nota.
La letteratura scientifica non è avara di articoli che riguardano questo argomento. Tuttavia tutte le misurazioni effettuate negli anni passati sono, per forza di cose, bidimensionali.
Nè la cefalometria e nemmeno le fotografie permettono di effettuare misurazioni che siano contemporaneamente complete, precise e ripetibili.
Cosa c’è di nuovo
La tecnologia di scansione 3D a luce strutturata permette di acquisire la forma ed il colore del volto dei pazienti in modo completo, preciso e ripetibile.
Ecco perché ho deciso di dedicare questa puntata ad un articolo appena uscito sul Korean Journal of Orthodontics, di Liu, Zhi-Yu et Al, dal titolo:
“Three-dimensional changes in lip vermilion morphology of adult female patients after extraction and non-extraction orthodontic treatment“.
Per aiutarti a seguire la puntata, ti propongo un piccolo ripasso sulla nomenclatura di alcune misure lineari e angoli che sono difficili da descrivere a voce:
Il campione esaminato
Gli Autori hanno analizzato, nel loro studio retrospettivo, 47 pazienti di sesso femminile (dai 18 ai 26 anni di età) suddividendo il campione in 3 gruppi e registrando la scansione 3D del volto prima e dopo:
- Gruppo 1: trattamento estrattivo con mini viti (TAD)
- Gruppo 2: trattamento estrattivo e ancoraggio tradizionale
- Gruppo 3: trattamento non estrattivo
Tutti i casi sono stati trattati con apparecchiatura fissa a prescrizione Roth e slot .022″ per un periodo di circa 18 mesi (non estrattivo) o 30 mesi (estrattivo).
Le misurazioni effettuate prima e dopo riguardano:
- 9 angoli
- 7 distanze
- area del vermiglio superiore ed inferiori
I risultati
Nei casi non estrattivi, i ricercatori non hanno notato differenze siglificative
Nei casi estrattivi, l’area del vermiglio si riduce:
- del 20,84% nei trattamenti con mini viti (TADs)
- del 13,9% nei trattamenti con ancoraggio tradizionale
Le correlazioni:
- Angolo interincisivo e lunghezza della curva del labbro superiore (quest’ultimo parametro è indice di incompetenza labiale)
- Torque incisivo e angolo di cupido + area del vermiglio
- angolo incisivo superiore su piano palatale, angolo interincisivo, posizione antero posteriore degli incisivi inferiori e pienezza delle labbra
- arretraemento incisivi sup e inf rispetto ad APo e assottigliamento delle labbra
Il rapporto tra l’area del vermiglio superiore ed inferiore è rimasto inalterato in tutti e tre i gruppi presi in esame.
Conclusioni
E’ ipotizzabile, quando ci saranno maggiori dati, che in futuro sarà predicibile il risultato estetico associato alla previsione del risultato del trattamento ortodonico.
Al momento, il campione esaminato è troppo piccolo per essere generalizzato, inoltre è assente nella ricerca un gruppo di controllo non trattato che, per esempio, potrebbe tenere conto dell’invecchiamento (ne ho parlato nella puntata sul sorriso gengivale).
Durante il trattamento con apparecchio fisso non è raro assistere ad atrofia muscolare delle labbra (quindi serve un follow up!)
Gli Autori hanno utilizzato, come campione di riferimento, pazienti trattati con apparecchio fisso, che hanno dimostrato un sostanziale mantenimento dei valori misurati.
E’ bene ricordare che il campione di controllo è stato solezionato con casi di prima classe con lieve affollamento. Hanno escluso seconde e terze classi, correggendo le quali si avrebbe quasi certamente un cambiamento significativo del profilo labiale.

Papà di Sergio e Rafael
Esclusivista in Ortodonzia, Podcaster, YouTuber, Blogger.
“La libertà nasce dalla condivisione gratuita della conoscenza”