Cosa succede al primo molare inferiore quando lo mesializziamo di 1 cm?
Le risposte da cercare, a livello localistico, sono principalmente due:
- Abbiamo perdita di osso alveolare?
- Dobbiamo temere il riassorbimento radicolare apicale esterno?
Ne parlo oggi prendendo due articoli pubblicati a distanza di 3 anni sullo stesso campione (retrospettivo, split mouth) da parte degli stessi Autori.
ABL – Alveolar Bone height:
Nicolas Göllner, Jonas Winkler, Peter Göllner & Nikolaos Gkantidis
Effect of mandibular first molar mesialization on alveolar bone height: a split mouth study
Progress in Orthodontics volume 20, Article number: 22 (2019)
EARR – External Apical Root Resorption:
Winkler, Jonas et al.
Apical root resorption due to mandibular first molar mesialization: A split-mouth study
American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics, Volume 151, Issue 4, 708 – 717
Entrambi gli studi coinvolgono 25 pazienti affetti da agenesia monolaterale del secondo premolare inferiore sottoposti a trattamento ortodontico con apparecchio fisso.
Il tempo di trattamento è stato in media di 2 anni e mezzo, le misurazioni sono state effettuate su rielaborazione delle OPT per correggere l’ingrandimento e la distorsione dell’immagine rispetto al reale.
Quali sono le alternative terapeutiche?
Partendo dal presupposto che i molari decidui non durano tutta la vita, la risoluzione ortodontica -chiusura dello spazio agenetico- permette di:
- evitare un trattamento protesico, con riduzione dei costi e dell’invasività delle cure
- risolvere il problema in giovane età
- aumentare lo spazio a disposizione per il dente del giudizio inferiore
Quali possono essere i rischi?
- Recidiva ortodontica (riapertura spontanea dello spazio, ne parlo qui )
- Perdita di osso alveolare
- Riassorbimento apicale
- Retrazione gengivale
E’ possibile lasciare il dente deciduo fino ad esfoliazione e procedere a questo punto con riabilitazione protesica, tenendo presente il rischio di infra occlusione ed i maggiori costi per il paziente sia in termini economici, sia biologici.
Una terza opzione può essere quella di ridurre la dimensione del quinto inferiore deciduo alle dimensioni di un premolare e condurre il trattamento ortodontico. Nel momento dell’esfoliazione o della perdita del dente per carie il dente potrà essere sostituito con un premolare su impianto.
Questa soluzione, se da un lato espone il dente da latte ad un maggiore rischio carie, dall’altro evita i rischi legati alla mesializzazione dei molari inferiori.
I risultati
Gli Autori riportano una perdita di altezza dell’osso alveolare minima (0,19mm) clinicamente non significativa, tuttavia il 16% delle radici distali dei sesti inferiori ha subito un riassorbimento apicale esterno maggiore di 2mm.
Data la natura multifattoriale del riassorbimento apicale esterno, al momento non è possibile fare previsioni a priori per il singolo caso.

Papà di Sergio e Rafael
Esclusivista in Ortodonzia, Podcaster, YouTuber, Blogger.
“La libertà nasce dalla condivisione gratuita della conoscenza”